Museo di Geografia

Le carte murali

 

Sono circa trecento le carte murali conservate dal Museo di Geografia, di cui oltre la metà edite prima della Seconda Guerra Mondiale.

Il più antico nucleo conservato in museo risale alla metà dell’Ottocento: sono carte tedesche dal prevalente tematismo storico, la più antica delle quali è la Carta dei dintorni di Roma di Heinrich Kiepert, pubblicata a Weimar nel 1850; le altre, tutte edite a Gotha da Justus Perthes, comprendono, da un lato, dieci carte di Carl Anton Bretschneider raffiguranti l’Europa dal 350 al 1815, che costituiscono il più antico atlante murale storico mai realizzato; ad esse si aggiungono le due Americhe politiche di Emil von Sydow; di questo straordinario cartografo negli anni Settanta fu acquisito anche l’Atlante murale oro-idrografico, che per le tinte altimetriche fissava uno standard tuttora valido.

Risalgono allo stesso periodo anche l’enorme Tavola per l’insegnamento della geografia matematica di Eduard Wetzel, un prezioso nucleo di carte di Heinrich Kiepert dedicato all’età antica e il più antico planisfero della raccolta, un’incantevole variante scolastica della celebre Chart of the World nella proiezione di Mercatore di Hermann Berghaus pubblicata nel 1863 per Justus Perthes. Tra i pezzi più importanti acquisiti successivamente, citiamo, oltre alle 26 tavole fisiche del Methodischer Wand-Atlas di Sydow e Habenicht, le 43 tavole del celeberrimo Atlante Murale di Paul Vidal de La Blache acquistate nel 1916 e conservate insieme ai corrispondenti libretti illustrativi.

Il secondo dopoguerra vide crescere le carte dedicate a singoli stati, probabilmente associate a specifici corsi monografici, insieme a quelle focalizzate su vari aspetti antropici italiani, dalla demografia alla conduzione agraria (CNR), fino all’utilizzo del suolo (TCI). Sopravvive poi un interessantissimo gruppo di tavole realizzate a mano nell’ambito dell’Istituto di Geodesia e geofisica: sono carte e diagrammi dedicati a fenomeni fisici terrestri, dalle maree ai terremoti, dalla propagazione delle onde sismiche ai tipi di vegetazione, fino a vari aspetti del clima.

Il Museo ha infine ricevuto in dono di recente dal Liceo Tito Livio di Padova 65 tavole, tra cui una carta dell’Impero Asburgico che ne corredò le classi tra il 1845 e il 1866 e alcune litografie a colori dedicati a peculiari manifestazioni geografiche realizzate da Anton Reckziegel.