Museo Poleni
Attività
PROGETTI
SCIENZA DAL MONDO ISLAMICO ALL'EUROPA DI OGGI - Un ponte tra civiltà e culture
Far conoscere al grande pubblico gli sviluppi della scienza, dai contributi del mondo islamico alla fisica e all’astronomia di oggi, è l'obiettivo del progetto “Scienza dal mondo islamico all’Europa di oggi. Arricchimenti incrociati tra passato e futuro”, proposto dal Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova e dal Museo Giovanni Poleni, e finanziato dall’Ateneo patavino. Un progetto che unisce l’Università di Padova alla città per far luce sugli scambi e gli arricchimenti incrociati fra paesi e culture diversi.
Il progetto prevede la formazione di gruppi di lavoro, diversi eventi e l’organizzazione di una mostra temporanea.
I GRUPPI DI LAVORO
Da dicembre 2022, dottorandi e assegnisti del Dipartimento di Fisica e Astronomia, e persone della comunità locale, di tutte le nazionalità e in particolare membri della comunità islamica, stanno lavorando in sinergia per sviluppare nuovi progetti di comunicazione della scienza, sul tema dell’interculturalità, utilizzando la ricca raccolta di strumenti scientifici del Museo Giovanni Poleni. Si tratta, di fatto, di un processo di co-creazione che coinvolge persone con formazioni molto diverse.
Le proposte dei gruppi potranno diventare parte integrante dell’offerta didattica del Museo Giovanni Poleni e i partecipanti al progetto potranno continuare a presentarli al pubblico, divenendo collaboratori a lungo termine del Dipartimento e del Museo Poleni.
GLI EVENTI
In parallelo al lavoro dei gruppi, il progetto prevede anche numerosi eventi divulgativi rivolti al pubblico di tutte le età, nei quali si alterneranno lezioni-dimostrazioni anche in costume per bambini e famiglie, visite guidate al Museo Giovanni Poleni e una serie di conferenze, che si svolgeranno tra il Museo Poleni, il Dipartimento di Fisica e Astronomia e i Musei Civici di Padova.
Maggiori informazioni nella sezione Eventi e mostre
LA MOSTRA
Parte integrante del progetto è anche la mostra VETRO. Dall’antichità romana alle sonde spaziali, inaugurata il 16 dicembre 2022 presso il Museo Giovanni Poleni. L'esposizione presenta al pubblico le proprietà fisiche del vetro, mettendo in luce le varie modalità di produzione di questo materiale e alcuni dei suoi impieghi dall’antichità romana all’epoca islamica fino alle ricerche di punta di oggi nell’ambito della fisica e dell’astronomia.
Curatori: Sofia Talas, Alessandro Patelli, Fanny Marcon, Giulio Peruzzi e Monica Zagallo.
Maggiori informazioni sulla mostra nella sezione Eventi e mostre
Ulteriori informazioni sul progetto nel sito del Dipartimento di Fisica e Astronomia Galileo Galilei
Giornata conclusiva del progetto
Erasmus+ project: Teaching With Objects
2022-2025
Il Museo Giovanni Poleni e il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Padova sono attivamente coinvolti nel progetto Erasmus Plus “Teaching With Objects” (“Insegnare con gli oggetti”).
Questo progetto triennale, iniziato a marzo 2022, coinvolge l'Università di Padova insieme alla Fondazione Olandese per il Patrimonio Accademico, l'Università di Strasburgo, l'Università Humboldt di Berlino, il Museo dell'Università di Ghent e la società Things That Talk.
I reperti del patrimonio accademico conservati e custoditi nei nostri musei, archivi e biblioteche, hanno grandi potenzialità per arricchire l'insegnamento e l'apprendimento nell'ambito dell’istruzione universitaria. Sorpresa, meraviglia, stupore, curiosità sono emozioni e reazioni che le interazioni con gli oggetti possono suscitare. Più in generale, l’insegnamento basato sull’uso di reperti coinvolge gli studenti in modo particolare, dando vita a esperienze di apprendimento profonde e significative. L'utilizzo delle raccolte universitarie in classe può anche contribuire a far luce in modo concreto e tangibile sul ruolo delle università nella società attraverso i secoli.
L'obiettivo di questo progetto è di promuovere e sostenere, nell’ambito dell’istruzione universitaria, pratiche didattiche innovative basate sull’impiego di oggetti del patrimonio accademico. In questo senso, si vogliono raccogliere e valutare metodi e strumenti in uso con particolare attenzione ai contesti didattici digitali e ibridi. Miriamo quindi a migliorare le pratiche, gli strumenti e le metodologie correnti, prima di renderli accessibili a un vasto pubblico di insegnanti, studenti e ricercatori, costruendo anche una ‘cassetta degli attrezzi’ online sostenibile per l’insegnamento con oggetti. Inoltre, stiamo identificando e costruendo una rete di professionisti esperti nell'insegnare con oggetti per esplorare insieme le opportunità e le sfide di questa pratica nell'era digitale. Questo avvierà e stimolerà anche una discussione vivace e continua su nuove modalità di insegnamento con gli oggetti e contribuirà al rafforzamento delle reti professionali internazionali.
Sito web del progetto: https://www.teachingwithobjects.org/
Riferimenti:
Sofia Talas, coordinatore: sofia.talas@unipd.it
Giulio Peruzzi, responsabile del progetto: giulio.peruzzi@unipd.it
Monica Zagallo: monica.zagallo@unipd.it
Fanny Marcon: fanny.marcon@unipd.it
Scattered collections
2015-2016
Oltre ai musei e alle collezioni riconosciuti dall'Ateneo e inseriti nello statuto del CAM, esiste presso l’Università di Padova una straordinaria quantità di materiale disperso che può essere annoverato a pieno titolo come patrimonio storico dell’Ateneo, frutto della ricerca e della didattica condotte a Padova nel corso dei secoli. Si sapeva poco o niente di questo patrimonio “sommerso”, da cui l’idea del progetto Scattered Collections.
Grazie a un finanziamento di Ateneo, sono stati banditi due assegni di ricerca annuali. Sono così emerse diverse collezioni di grande valore storico, culturale e scientifico, ed è stato redatto un Report che i) presenta la situazione delle varie collezioni (criticità, ricchezza, potenzialità); ii) fornisce le linee guida per la gestione di queste collezioni (restauri, magazzini, messa in sicurezza, iniziative per la valorizzazione, ecc.).
Responsabile del progetto: Giulio Peruzzi
Coordinatore: Sofia Talas
Assegniste: Giulia Nicchio, Fanny Marcon
http://itinerarivirtuali.musei.unipd.it/itinerario/da-galileo-freud-ogge...
PRESTITI RECENTI O IN CORSO
Da 15 ottobre 2016 al 27 febbraio 2017, una camera ottica del Museo di Storia della Fisica è stata prestata alla mostra Imago oculi. Canaletto e la visione di Prato della Valle, organizzata dal Comune di Padova a Palazzo Angeli, e aperta dal 15 ottobre 2016 al 15 gennaio 2017. Si tratta di una camera ottica della prima parte del XVIII secolo, acquistata nel 1739 dalla Repubblica Veneziana per le lezioni di filosofia sperimentale che stavano per essere avviate all’Università di Padova.
Il Museo "Giovanni Poleni" è presente alla mostra alla Mostra "L'occhio in gioco" (Palazzo del Monte di Pietà a Padova dal 24 Settembre 2022 al 26 Febbraio 2023) con il prestito di cinque strumenti del '700 e '800. Gli oggetti settecenteschi sono tavole per anamorfosi, in cui i vari soggetti raffigurati appaiono deformati se osservati direttamente, mentre risultano corretti se osservati per riflessione su uno specchio cilindrico. Provengono dal Gabinetto di Fisica di Giovanni Poleni e ben illustrano lo spirito delle lezioni di fisica del '700, sempre molto spettacolari. In quanto allo strumento ottocentesco dato in prestito, si tratta di uno strumento per lo studio della percezione dei colori, settore cui si dedicarono molti fisici nell'800, contribuendo alla nascita della psicologia sperimentale.
Lista degli strumenti prestati:
- Dipinto per anamorfosi, prima metà XVIII secolo, cartone. Si tratta di uno dei tredici acquerelli su cartone acquistati insieme a uno specchio cilindrico da Giovanni Poleni per il Gabinetto di Fisica dell’Università di Padova fra il 1739 e il 1742. L’acquerello raffigura un uomo mascherato.
- Dipinto per anamorfosi, prima metà XVIII secolo, olio su legno. Si tratta di uno degli undici dipinti per anamorfosi che Poleni acquista tra il 1742 e il 1743. L'immagine in oggetto consiste in un colonnato.
- Dipinto per anamorfosi, prima metà XVIII secolo, olio su legno. Si tratta di uno degli undici dipinti per anamorfosi che Poleni acquista tra il 1742 e il 1743. L’immagine consiste in questo caso in quattro figure femminili.
- Dipinto per anamorfosi, prima metà XVIII secolo, olio su legno. Si tratta di uno degli undici dipinti per anamorfosi che Poleni acquista tra il 1742 e il 1743. L’immagine consiste in questo caso in un colonnato con torri.
- Apparato per esperienze ottiche firmato «J. e A. Duboscq à Paris», 1880 circa, in ottone, ferro, vetro, legno, stoffa, pelle, carta. Fu acquistato per il Gabinetto di Fisica dell’Università di Padova nel 1881 da Francesco Rossetti. Il disco con il perno più piccolo funge da base e viene posizionato sul un proiettore. Vi si poggia sopra uno dei dischi colorati e successivamente il disco con il perno più grande, sul quale andava avvolto lo spago. Tirando velocemente lo spago, il disco colorato iniziava a girare, formando delle linee continue di colori e creando diversi effetti ottici.
Ricordiamo che il taglio curatoriale della mostra è stato affidato a Luca Massimo Barbero per la parte storica e a Guido Bartorelli, Giovanni Galfano, Andrea Bobbio e Massimo Grassi dell’Università di Padova per la parte dedicata al Gruppo N e alla psicologia della percezione.
RESTAURI RECENTI O IN CORSO
Sono attualmente in fase di restauro i dispositivi elettromagnetici ideati e costruiti nei primi anni del XIX secolo da Salvatore Dal Negro, professore di fisica sperimentale presso l’Ateneo di Padova.
Si tratta di strumenti unici, di grande importanza nell’ambito della storia dell’elettricità, che giacevano smembrati in uno dei depositi del Museo e che verranno ricostituiti per la prima volta, sulla base degli studi in corso. Alcune delle parti mancanti saranno ricostruite in plexiglas per mettere in luce al meglio la funzione e l’uso dei vari apparati.