MUSEO BOTANICO

La raccolta micologica di Pier Andrea Saccardo

 

Pier Andrea Saccardo nasce a Treviso nel 1845. Già prima della laurea, conseguita a Padova nel 1867, viene nominato assistente di botanica da Roberto de Visiani (1800-1878) di cui sarà il successore nella carica di Prefetto dell’Orto botanico. Affascinato dalle piante fin da ragazzo tanto da pubblicare, appena diciottenne, un lavoro sulla flora trevigiana, Saccardo comincia ad interessarsi ai funghi soltanto nei primi anni settanta rendendosi conto di trovarsi davanti ad un mondo vastissimo e ancora in gran parte sconosciuto. Da allora, e per quasi un quarantennio, la micologia, e soprattutto alcuni gruppi quali i micromiceti, diventano lo scopo principale della sua vita di scienziato. Stabiliti i criteri per una classificazione dei funghi, si dedica alla sua massima opera, la Sylloge fungorum che uscirà in ben ventidue volumi portando a circa 72.000 il numero delle specie note nel mondo. Base fondamentale di questo lavoro monumentale, scritto assieme ad alcuni collaboratori tra cui il figlio Domenico, è la sua collezione che, iniziata attorno al 1874, raccoglie esemplari trovati in provincia di Treviso, di Padova (e soprattutto in Orto botanico) oltre a quelli inviatigli da colleghi e amici da tutta Italia e dall’estero. Si tratta di circa 69.000 esemplari suddivisi in oltre 18.500 specie, parte delle quali attualmente passate in sinonimia, e oltre 4.000 tipi che rendono questa micoteca un importantissimo punto di riferimento per gli studiosi di tutto il mondo. Alla sua morte, avvenuta a Padova nel 1920, la collezione di funghi e tutte le piante da lui stesso raccolte o acquistate, vengono depositate in Museo.