MUSEO DI GEOLOGIA E PALEONTOLOGIA
La collezione di paleobotanica
La sezione di paleobotanica conta in tutto circa 5000 esemplari, alcuni dei quali hanno più di 400 milioni di anni e provengono prevalentemente da località del Triveneto. Le piante fossili sono esposte nella cosiddetta “Sala delle Palme”, che prende il nome dalle decine di magnifiche palme fossili che ne ricoprono le pareti.
Le palme fossili hanno un’età compresa tra i 50 e i 30 milioni di anni (Eocene-Oligocene) e sono state rinvenute in famosi giacimenti del Veneto, tra i quali alcune località nei dintorni di Bolca (Verona) e gli affioramenti della Valle del Torrente Chiavon (Vicenza). Tra esse si distingue il bellissimo esemplare di Latanites maximiliani, una palma fossile alta più di 3 metri scoperta nel 1863. La specie è stata dedicata da Roberto De Visiani a Massimiliano I d’Asburgo (1832-1867), sovrano del Secondo Impero Messicano e appassionato botanico.
Oltre alle palme una parte consistente della collezione documenta la storia evolutiva dei vegetali attraverso reperti provenienti da altri importanti giacimenti. Tra essi, ad esempio, vi è una delle flore europee più famose del Giurassico, la cosiddetta “Flora di Rotzo”, documentata sia nel vicentino che in molte località del veronese, che fu studiata e descritta per la prima volta dal Barone Achille De Zigno tra il 1856 e il 1885 nel suo celebre lavoro Flora Fossilis Formationis Oolithicae.
Dopo importanti lavori di ristrutturazione dei locali, avvenuti nel 2008, la sala si presenta in una nuova e moderna veste, che rispetta l'allestimento originale, risalente agli anni Trenta del secolo scorso, e garantisce la corretta conservazione dei reperti. I visitatori possono così godere appieno della bellezza dei reperti, e passeggiare in una magnifica foresta fossile di milioni di anni fa…