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IL MUSEO MORGAGNI A VILNIUS

Dal 25 al 29 Agosto al "23rd European Meeting of Paleopathology Association"

 

Si svolge dal prossimo 25 agosto a Vilnius (Lituania), in modalità ibrida, il 23° European Meeting of Paleopathology Association, che quest'anno avrà come tema centrale gli impatti della Paleopatologia sulla medicina e la società

Il conservatore del nostro Museo Morgagni di Anatomia Umana, dott. Giovanni Magno, interverrà al convegno internazionale con ben tre contributi. Nel primo, insieme ad Alberto Zanatta, illustrerà un esemplare eccezionale conservato nella sezione di patologia del Museo: una testa impagliata di uomo del diciannovesimo secolo, che decise di rifiutare la medicina tradizionale e di curarsi con un nitrato d'argento caustico noto come “pietra infernale”, ogni giorno per anni. L'assunzione prolungata di argento lo portò a un diffuso e irreversibile stato di argiria, un'alterazione cutanea consistente nella colorazione blu-grigiastra della pelle causata per l'appunto dall'eccessiva esposizione a composti a base di argento. La riscoperta di questo caso ha consentito di effettuare inoltre un confronto con i casi odierni, portando alla scoperta di una caratteristica comune: una assunzione prolungata di composti d'argento può portare a una possibile dipendenza per i benefici percepiti, anche se non reali.

Con Filippo Valle e Alberto Zanatta, Magno descriverà quindi la figura di Augusto Bonome (1857-1922), professore di Patologia e direttore dell’Istituto di Anatomia patologica all’Università di Padova, che successe a Lodovido Brunetti (1813-1899) sia nella cattedra sia alla direzione dell’Istituto, titolo mantenuto fino alla morte. Si occupò anche di arricchire l'antico Museo Patologico, oggi Museo Morgagni di Anatomia Umana, sezione di Anatomia patologica, con alcuni casi particolari. Tra questi spiccano alcuni casi di lebbra, che testimoniano le ricerche innovative effettuate dal prof. Bonome agli inizi del '900 sulla lebbra polmonare e sulle distrofie ossee collegate a questa patologia.

Infine con Susana Garcia il nostro conservatore presenterà i risultati dell'analisi bioculturale dei traumi ossei ante mortem, condotta su un campione della collezione di scheletri identificati del Museo Nazionale di Storia Naturale e Scienze dell'Università di Lisbona (MUHNAC), datata tra il 19° e il 20° secolo, confrontando i resti fisici con i dati storici per comprendere come questi traumi abbiano impattato sul benessere della popolazione portoghese e sulla loro vita lavorativa. I risultati hanno evidenziato come gli individui studiati siano stati impiegati in compiti faticosi fin dalla giovane età, spesso in condizioni non sicure e ad alto rischio. Il trattamento di lesioni ossee di varia gravità ha evidenziato come l'assistenza medica fosse comunque accessibile a varie fasce della popolazione, presupponendo così una qualità della vita generalmente buona, come confermano studi moderni su popolazioni attuali.

Programma completo del convegno e iscrizioni per seguire anche online gli interventihttps://www.ppa2022.mf.vu.lt/