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Il Patrimonio di Ateneo ad AISU International
A Ferrara, dal 13 al 16 settembre 2023
![](https://musei.unipd.it/sites/musei.unipd.it/files/styles/foglia_complessa/public/banner-AISU_2-1024x340.jpg?itok=fqD6K0xQ)
Si parla anche del patrimonio storico artistico della nostra università all'undicesimo congresso internazionale AISU (Associazione Italiana di Storia Urbana) in programma dal 13 al 16 settembre a Ferrara.
Coordinato da Elena Svalduz e Alessandro Ippoliti, il convegno "Oltre lo sguardo. Interpretare e comprendere la città" indaga i temi della città misurata, come segno di un passaggio epocale da un atteggiamento romantico-impressionistico ad uno sistematico, basato sempre più su indagini quantitative che riguardano numerosi aspetti relativi ai centri urbani e al loro funzionamento; della percezione come atto del prendere coscienza di una realtà considerata esterna attraverso stimoli sensoriali, analizzati e interpretati grazie ad un processo intuitivo, psichico e intellettivo, tra sfera pubblica e privata, tra immaginari e stereotipi; della natura funzionale delle città in riferimento tanto a una dimensione spaziale quanto alle relazioni culturali, politiche, economiche e sociali che vi si possono attivare; della città come ambiente di vita, fatto di suoni, luoghi e pratiche dell'abitare, retoriche dell'appartenenza, meccanismi di inclusione/esclusione; delle narrazioni della città e della città come oggetto di rappresentazionicon strumenti, tecniche e supporti differenti; le città come strutture stratificate e aperte, esito di processi che, nel loro farsi, producono organismi costituiti da parti diverse e caratterizzati da una molteplicità di immagini, città in espansione e in contrazione, terreni aperti di riflessione e confronto.
Venerdì 15 settembre, all'interno della sessione "Città e architetture per la salute. Tipologie, investimenti e processi", Maria Cecilia Lovato presenterà un contributo sulle opere d'arte delle cliniche universitarie di Padova: negli anni della ricostruzione postbellica, il Consorzio per la Sistemazione Edilizia dell’Ateneo patavino concentrò infatti notevoli sforzi nell’ampliamento e nell’ammodernamento del complesso ospedaliero. Agli importanti interventi urbanistici e architettonici, che videro come regista l’architetto Giulio Brunetta con la fondamentale partecipazione di Daniele Calabi, si affiancò una contemporanea attività di commissione di opere d’arte che interessò i principali edifici del lotto: le Cliniche Ostetrica e Pediatrica, il Policlinico e la chiesa del Monoblocco, gioiello architettonico edificato nel 1967 su progetto del citato Brunetta. Riflettendo su una concezione più ampia dei concetti di salute e benessere, il Consorzio non solo si spese nella progettazione funzionale e moderna degli ambienti medici, ma investì anche nella cura degli spazi di attesa, ristoro e preghiera, coinvolgendo maestri del calibro di Gino Severini, Bruno Saetti e Gino Morandis.
Sempre venerdì, nella sessione "Il patrimonio perduto e il recupero della memoria: palazzi nobiliari e spazio urbano oltre le distruzioni" curata dai ricercatori patavini Simone Fatuzzo e Giulio Pietrobelli, Costanza Scarpa affronterà invece il caso di Palazzo Sala, tra facies originaria e trasformazioni novecentesche: dimora cinquecentesca ubicata nel centro storico di Padova, nel tratto iniziale di via San Francesco, a causa del susseguirsi delle differenti destinazioni d’uso è stata stravolta nel corso dei secoli da modifiche così radicali, che hanno snaturato la sua funzione iniziale fino quasi a farla ‘scomparire’ nella percezione e nella memoria pubblica. Recenti scoperte possono però contribuire a una sua riqualificazione.
Per conoscere il programma completo e le sessioni in live streaming: https://aisuinternational.org/